Biogas e Biometano: come il liquame ed il letame degli animali può diventare energia

In questo articolo ti racconterò come le deiezioni degli animali possono essere trasformate in energia.

Non esiste più l’agricoltore di un tempo perché non ci sono più i tempi di una volta. Il mondo è in continuo mutamento e l’agricoltore moderno deve prendere decisioni rapide in un’agricoltura sempre più precisa, utilizzando macchinari con guida automatica, droni controllati da satelliti. Oggi, l’agricoltore è un innovatore che costruisce impianti tecnologici con macchinari e cicli di lavoro automatizzati che funzionano 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’impianto di biogas, infatti, è una centrale di produzione di energia elettrica e termica rinnovabile a ciclo continuo, che opera ininterrottamente.

Di conseguenza, attraverso questo processo, è possibile ridurre l’importazione di energia elettrica dall’estero o produrre biometano, il carburante più ecologico al mondo.

Ma come funzionano gli impianti di biogas? Il mondo del biogas può sembrare magico perché il processo di produzione, seppur complesso per chi non lo conosce, è in realtà molto semplice.

Si tratta di impianti energetici in cui le deiezioni zootecniche, i sottoprodotti alimentari, la frazione solida dei rifiuti urbani, i fanghi di depurazione e altre materie di origine naturale vengono mescolati e poi inseriti in un contenitore riscaldato chiamato fermentatore. All’interno di questo fermentatore sono presenti dei batteri metanogeni che, in assenza di ossigeno e in meno di un mese, producono il biogas attraverso un processo di digestione.

Da qui il termine “bio” perché biologico e “gas” perché si tratta di una sostanza gassosa che, entrando all’interno di un motore endotermico, lo fa funzionare. Questo motore genera energia elettrica e termica in modo semplice, e si parla quindi di cogenerazione.

Grazie a un’innovazione recente, questa stessa tecnologia può essere utilizzata anche per produrre biometano, attraverso un processo di purificazione del biogas.

Questa tecnologia è nata molti anni fa ed è un modo estremamente sostenibile per valorizzare i reflui zootecnici, soprattutto nei bellissimi territori italiani in cui gli allevamenti sono molto diffusi. L’agricoltore può gestire l’impianto utilizzando software all’avanguardia, magari comodamente dal suo smartphone.

Questa non è la trama di un film di fantascienza, ma è la realtà quotidiana della maggior parte degli agricoltori italiani che hanno deciso di innovare il loro modello di business. Quando un’azienda agricola incontra la tecnologia, nasce un impianto di biogas.

Ma cosa succede ai reflui degli animali dopo il processo biologico? In passato, l’azienda agricola accumulava i reflui degli animali, come liquame, letame e pollina, e li distribuiva sui campi agricoli come concime. Questo processo generava gas a effetto serra e cattivi odori, poiché la fermentazione continuava per giorni all’aperto.

Cosa ha fatto l’imprenditore agricolo? Ha preso questi reflui zootecnici e li ha valorizzati inserendoli all’interno di un fermentatore, estraendo il gas e producendo contemporaneamente un fertilizzante naturale alternativo per i campi agricoli, chiamato digestato.

Il digestato è ancora un prodotto derivato dalle deiezioni animali, ma è stato sottoposto a un processo di affinamento e invecchiamento, diventando un fertilizzante di alta qualità con un elevato contenuto di sostanza organica. Ciò permette all’agricoltura di eliminare i cattivi odori, ridurre le emissioni attraverso una corretta gestione degli effluenti zootecnici e limitare drasticamente l’uso di concimi chimici.

Quindi stiamo parlando di economia circolare, e come sostiene il Consorzio Italiano Biogas, se il biogas è fatto bene, ne beneficiano tutti. Secondo questo modello, chiamato “biogas fatto bene” promosso dal Consorzio, gli impianti devono essere proporzionati alle dimensioni delle aziende agricole, ben costruiti e gestiti correttamente.

L’efficienza di un impianto di biogas dipende dal suo progetto iniziale, dal modo in cui viene alimentato e dalla manutenzione che viene eseguita.

In conclusione, il biogas e il biometano si rivelano risorse per l’ambiente e per il territorio. Le loro applicazioni nell’ambito delle aziende agricole stimolano la produzione, aumentano l’efficienza e ottimizzano i costi e gli investimenti. Tutto ciò crea un flusso di ricchezza nel settore agricolo e genera nuovi posti di lavoro, diretti e indiretti.

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